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Un po’ di ordine in cucina

Bene, da oggi iniziamo a ridurre ufficialmente il glutine e, soprattutto, iniziamo a organizzarci mentalmente e fisicamente in casa affinché il passaggio definitivo allo ZERO glutine non sia troppo traumatico tra qualche settimana.

Il fatto è che se io dovrò da una parte modificare totalmente la mia dieta, dall’altra Stefano, mio marito, dovrà continuare -giustamente- a mangiare glutine.
Questo comporterà una piccola ma fondamentale riorganizzazione della cucina innanzitutto per quanto riguarda la dispensa.

Una cara amica che ha il marito celiaco mi ha consigliato di scrivere su tutte le confezioni di prodotti con il glutine una grossa G in maniera da evitare di confondersi per i primi tempi. Alla fine io opto per una soluzione ancora più drastica: libero un intero pensile della cucina e lo dedico interamente al gluten free, quello sarà il mio armadietto speciale dove raccoglierò le mie farine, la pasta, i dolci, il pane… in un altro armadietto dedicherò invece un ripiano ai miei tovaglioli, alla mia tovaglietta (da appoggiare ad ogni pasto sulla tovaglia -che se non è fresca di bucato potrebbe avere sulla superficie delle briciole o tracce di farina del pane- e ai miei canovacci.

Per quanto riguarda pentole, scolapasta, cucchiai di legno e taglieri leggo tra le regole dell’AIC che non è necessario acquistare tutto doppio, è sufficiente lavare bene e con attenzione (magari in lavastoviglie) e anche per quanto riguarda la spugnetta per i piatti è sufficiente sciacquarla con cura.
Insomma, sono abbastanza tranquilla, niente che non si possa affrontare serenamente con un po’ di buon senso e un minimo di attenzione. Mi riprometto comunque di acquistare più che altro per comodità, qualche cucchiaio e un tagliere di plastica per sostituire quelli di legno.

Approfondimento: Pentole e spugne. Doppia batteria? No grazie!

“L’attenzione alla contaminazione da glutine deve essere costante ed accurata, poiché le possibili fonti di “inquinamento” sono tante e spesso difficili da individuare. Anche minime quantità di glutine introdotte accidentalmente possono essere, a lungo termine, lesive per il celiaco. Tuttavia, queste note di cautela non devono essere interpretate in chiave “terroristica”.
Una pentola pulita, lavata a mano od in lavastoviglie, non contiene residui apprezzabili né di glutine né di altri alimenti cucinati in precedenza. Qualora si rilevassero incrostazioni di residui alimentari sulle pareti o sul fondo della pentola, è ovviamente indicata una energica pulizia dell’utensile domestico (magari con lana d’acciaio), non solo per il rischio di contaminazione da glutine ma soprattutto per motivi igienici.

Commento analogo vale per tutte le stoviglie, le posate e per tutti gli utensili che vengono a contatto con gli alimenti di qualsiasi materiale siano costituiti, compreso il legno.

Stesso discorso vale anche per le per le spugne, per le quali sarà sufficiente un accurato risciacquo in acqua corrente per allontanare gli eventuali residui alimentari. Per utensili forati per i quali la pulizia, proprio a causa della presenza di fori, può risultare più difficoltosa, è consigliabile una maggiore attenzione, ma anche in questo caso, un accurato e attento lavaggio a mano od in lavastoviglie permette una buona pulizia. Quindi anche questo genere di utensili, di qualsiasi materiale siano costituiti, se lavati con cura, non contengono residui apprezzabili né di glutine né di altri alimenti toccati in precedenza. Evitiamo pertanto l’inutile (ed anche costosa!) precauzione di utilizzare pentole, utensili da cucina e spugne diversi per il celiaco.”

Da: www.celiachia.it

(foto da: blog.casa.it)

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